Per fare una diretta streaming di buona qualità è necessario progettare un setup completo dettagliandolo in base alle tue esigenze.
La prima domanda che devi porti è: ‘Che tipo di contenuti intendo trasmettere?‘ Ebbene, cambia molto, anzi tutto direi, in base a ciò che desideri trasmettere.
E’ possibile che la maggior parte di voi sia atterrata su questa pagina con l’intento di comprendere meglio come trasmettere le sessioni di gioco online. Un’altra piccola parte invece intende trasmettere un video blog oppure assemblare un setup professionale, o semi professionale, da utilizzare per la propria azienda, magari per presentare ai clienti i prodotti che vende o i servizi che offre.
Sessioni di gioco
Per registrare e trasmettere la vostra sessione di videogioco avrete bisogno di un software che vi consenta di ‘catturare’ le immagini che appaiono sul vostro schermo. Il re dei software free per questo tipo di operazione è senza dubbio OBS. E’ gratuito, molto performante (usato talvolta anche da broadcaster professionisti) e grazie alla funzione ‘Screen Capture‘ o ‘Display Capture‘, che individuerete una volta aperto il menù delle ‘scene‘, sarete velocemente in grado di registrare e trasmettere la vostra partita online.
OBS è un software completo che oltre a registrare vi consente anche di trasmettere, quindi di ‘fare lo streaming’ in tempo reale di ciò che sta accadendo sul vostro desktop. Nel caso in cui, oltre alla sessione di gioco, desideriate trasmettere la vostra immagine live in un angolino della schermata, come fanno molti gamer professionisti, avrete bisogno anche di una webcam e di un microfono. A tal proposito mi sento di consigliarvi a cuor leggero, perchè li ho testati e utilizzati con soddisfazione, i seguenti modelli:
per la webcam acquistate la Logitech c920, la più venduta e utilizzata, mentre per il microfono usb personalmente propenderei per il Rode NT Usb.
Obs, eventualmente, vi consente anche di mostrare titoli e sottotitoli durante la vostra diretta.
Videoblog
Il setup necessario per un videoblog (Vlog) è leggermente diverso. Certo, anche in questo caso potete ‘arrangiarvi’ in un angolino della casa preparato scenograficamente con una webcam di fascia medio bassa. Ma parliamoci chiaro, l’utente che vi segue va rispettato e se la vostra trasmissione risulta di qualità discutibile in un primo momento ve lo farà notare poi perderà interesse per i vostri contenuti decretando il fallimento del vostro progetto.
Ecco, questo è un punto importante, sia per chi si sta appena approcciando alla materia sia per i professionisti. Preparate con cura il vostro streaming, fate attenzione ai piccoli dettagli perchè sono essi che, insieme, vi consentiranno di ottenere una trasmissione di qualità e di distinguervi dalla concorrenza.
Se possedete e utilizzate una telecamera 4k, luci Led da studio e performante microfono Sennheiser ma alle vostre spalle in casa appare un disordine fotonico oppure voi non risultate presentabili beh, ci siamo capiti.
I particolari, teneteli sempre bene presente.
Personalmente per un vlog di qualità mi organizzerei con un piccolo green screen, tre fari Led di dimensioni ridotte (due per illuminare il green screen dagli opposti lati e uno per l’illuminazione diretta sulla vostra figura) una telecamera entry level (ad esempio una Panasonic HC-V770 poi vi spiego perchè) e un microfono come il Rode VMGO. Il tutto gestito sempre dal software gratuito OBS.
Perchè la scelta della telecamera è fondamentale? Non tanto per la qualità video che, grossomodo, con una scena illuminata a dovere è sempre piuttosto soddisfacente quanto per la questione dell ‘audio‘.
La Panasonic in questione infatti ha un ingresso microfonico da 3,5, il jackino piccolo per intenderci. E nel caso di una diretta streaming un errore da evitare assolutamente è quello di spedire i segnali audio e video su due canali separati, ad esempio il segnalevideo via ingresso usb sul pc (se utilizzate un device diverso dalla webcam dovete necessariamente dotarvi di un convertitore HDMI a USB 3.0come questo) e l’audio via ingresso microfonico sempre sul pc o notebook che sia.
Un simile setup vi garantisce purtroppo, nel 90% dei casi, una desincronizzazione tra audio e video che risulta davvero poco professionale.
Avete presente quando il movimento delle labbra non corrisponde al parlato che state sentendo? Ecco, per ovviare a questo problema è sempre importante acquisire audio e video dallo stesso device. Quindi microfono esterno inserito nella telecamera e telecamera stessa collegata al notebook. In questo modo i segnali audio e video saranno perfettamente sincronizzati e la codifica del segnale audio/video che spedirete nel cloud sarà sincrona.
Setup professionale (semi)
Nel caso di una azienda o di una trasmissione sponsorizzata diventa davvero fondamentale l’hardware che utilizzate. Il costo aumenta notevolmente ma il risultato sarà garantito e le conversioni in denaro contante ve lo confermeranno ben presto.
Per quanto riguarda le telecamere non è strettamente necessario salire troppo di livello rispetto alla Panasonic HC-V770. Eventualmente potreste valutare l’acquisto di due pezzi per consentirvi di ottenere due inquadraturediverse che arricchiranno senz’altro lo show.
La valutazione dell’acquisto di un green screen sta a voi. Potreste infatti non averne bisogno essendo già organizzati con una postazione strutturata in azienda, ad esempio una sala conferenze o riunioni, oppure avere la necessità di muovervi nel reparto produzione per mostrare ai clienti le potenzialità delle vostre macchine.
Sia nel caso di una trasmissione in studio sia in quello di una trasmissione in movimento per la codificadel segnale audio/video non potrete fare a meno di un encoder professionale e affidabile come il LiveU Solo, ad esempio, del quale abbiamo approfondito le peculiarità in questo articolo e che ancora una volta ci permettiamo di consigliare.
A questo punto entra in campo lo switcher video (mixer video) che è quell’ hardware che vi consente di gestire più ingressi video, nel caso utilizziate più di una telecamera.
Per chi lavora nel settore la scelta è piuttosto ovvia: lo switcher video più utilizzato nelle piccole e medie produzioni professionali è l’ ATEM TV HD della Blackmagic Design.
Ci sono alcuni fratellini minori che stanno acquisendo una piccola fetta di mercato, visto il costo contenuto. Un esempio che sulla carta ci sembra valido può essere il Feelworld Livepro L1 multi camera video mixer. Non l’abbiamo mai utilizzato ma, essendoci informati, sembra una alternativa da tenere in considerazione per una produzione di dimensioni ridotte.
Lato audio prenderei in considerazione due, o più, microfoni indossabili, un piccolo mixer con almeno 4 canali e l’ingresso XLR della regia ATEM TV HD.
Riassumendo: due telecamere e un mixeraudio il cui output andrà spedito nel mixer video il quale a sua volta provvederà a feeddare l’encoder che si occuperà della trasmissione stabile del segnale in rete.
Se siete degli smanettoni con un pò di impegno e qualche giorno di lavoro potete farcela da soli. Diversamente, se siete completamente a digiuno in materia o non avete davvero il tempo per dedicarvi all’assemblaggio del setup, potrebbe essere il caso di affidarvi a un consulente che sia in grado di valutare le vostre necessità, suggerire l’hardware adeguato e assemblare il tutto chiavi in mano.
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Noi di MCPV siamo qui anche per questo, non esitate a chiedere un consiglio, saremo felici di ascoltarvi e indirizzarvi.
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Lavoro in ambito produzione video da diversi anni ormai, probabilmente quasi due decenni, come semplice appassionato, poi come professionista. Ho prestato la mia opera prima come copywriter SEO poi come consulente della comunicazione per multinazionali della musica, fondato e gestito siti web (arte pop) che nei momenti di maggiore diffusione sono arrivati a fare anche […]
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